Bardi il paese:

Bardi è un antichissimo borgo Medioevale nella provincia di Parma. Situato nel magnifico Appennino Tosco-Emiliano il comune di Bardi, con i suoi 190 Kmq, è uno tra i più vasti della Regione Emilia Romagna.

E’ il luogo perfetto in cui ritirarsi per fuggire dal caos cittadino, rilassandosi immersi negli splendidi scenari naturali puntando ad avere una privilegiata qualità di vita.

I servizi

Bardi offre un grande ventaglio di negozi locali con cibi e prodotti tipici della zona di altissima qualità. Scuole, Banche, Posta, Farmacie, Assistenza pubblica, Avis e Croce Blu sono solo alcuni dei servizi presenti nel paese di Bardi. Particolare attenzione va rivolta al tipico mercato all’aperto del giovedì mattina che si sviluppa tra Piazza Vitoria e Piazza Martiri d’Ungheria il quale convoglia ogni settimana utenti provenienti da tutto il comune.

Bar e ristoranti

Bardi, paese noto per la sua grande ospitalità verso visitatori e residenti, offre un alto livello di ristoro con ben 6 bar e 4 ristoranti sparsi in tutto il borgo, dove in qualunque ora del giorno è possibile rilassarsi in ottima compagnia davanti ad un buon bicchiere di vino rosso.

Caseifici produttori di
Parmigiano Reggiano

C’è il semplice formaggio…
C’è il formaggio grana…
Poi c’è il Parmigiano Reggiano…
E infine c’è il Parmigiano Reggiano Prodotto di Montagna!

Circondata da una zona ricca di aziende agricole in cui il bestiame viene nutrito con foraggi coltivati nel nostro territorio il “prodotto di montagna” rappresenta una qualità di Parmigiano Reggiano che deve sottostare a delle regole ferree che riguardano non solo l’origine geografica, ma anche l’alimentazione, l’allevamento delle vacche nonché la stagionatura del formaggio stesso.

L’eccezionale qualità del nostro formaggio è stata riconosciuta a livello Europeo.

Le passeggiate, il trekking e il ciclismo

Agli amanti della camminata e del trekking Bardi offre una vastissima scelta tra strade e sentieri grazie alla corolla delle splendide vette che circondano il comune, citandone alcune: LA via degli Abati; ed i sentieri: del Monte Pelizzione (1029 m), del Groppo di Gora (1306 m), del Monte Carameto (1318 m), del Monte Pelpi (1495 m), del Monte Lama (1348 ) del Monte Pizzo d’Oca ed in fine dello splendido Monte Crodolo (1239 m).

Motociclismo

Tra le mete predilette di ogni motociclista, grazie alle strade panoramiche e coinvolgenti della Val Ceno, Bardi risulta sempre essere frequentatissima dagli amanti delle due ruote.

La zona inoltre da la possibilità di svolgere lo sport del moto cross nel circuito dei Pianelli con i suoi 27 km di pista sterrata.

Raccolta funghi

L’abbondanza di boschi di castagni e di quercia, il clima e l’umidità della zona, rendono il territorio interessantissimo a tutti gli amanti della raccolta dei fungo. Da aprile a giugno, da settembre a novembre è’ possibile acquistare la licenza per potersi dedicare alla raccolta dei funghi che oltre ad essere un’intensa attività sportiva fa giunge al termine con un premio immensamente soddisfacente.

Per maggiori informazioni:
www.cmtaroceno.pr.it
www.geoticket.it

Caccia

L’Area Territoriale Caccia di Parma (ATCPR6) che si trova nella porzione meridionale della Provincia di Parma comprende sei comuni tra l’alta Valtaro e Valceno quali Pecisamente Bardi, Bedonia, Borgotaro, Compiano, Tornolo, Valmozzola e Varsi per una superficie pastorale complessiva di 74.963 ettari.

Nell’area è possibile esercitare la caccia di selezione al Cinghiale al Capriolo al cervo o alla Lepre.

Per maggiori informazioni:
www.atcpr6.it

Il fiume

Il fiume Ceno nasce dall’Appennino Ligure sulle pendici settentrionali del monte Penna appena al di sotto del crinale, a quota 1600 m s.l.m. e sfocia nel Fiume Taro nei pressi di Fornovo diTaro. La particolare purezza delle sue acque e la vicinanza con il paese lo rendono meta prediletta per le scampagnate all’insegna di freschi bagni e grigliate in allegria.

La fortezza

Una tra i più suggestivi nel reticolo dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, è sicuramente la Fortezza di Bardi. Appartenuta dalla seconda metà Duecento, e per oltre quattro secoli, alla famiglia dei Landi, principi rinascimentali, verso la fine del Cinquecento, la Fortezza, viene parzialmente trasformata in elitaria dimora patrizia. Tutti da ammirare sono i camminamenti di ronda, le torri, la piazza d’armi, il cortile d’onore, il porticato, il pozzo, la ghiacciaia, i granai, le prigioni e le sale di tortura. Oggi La fortezza accoglie mostre e fa da sfondo alla romantica leggenda di due giovani amanti Soleste e Moroello, lui, comandante delle truppe, lei, figlia del castellano promessa dal padre ad un altro uomo. Una vicenda tutta da scoprire.

Per maggiori informazioni:
www.castellodibardi.info
www.castellidelducato.it

L'autodromo

L’autodromo Riccardo Paletti a solo 30 Km da Bardi (a circa 30 minuti in auto dal paese) è un circuito che si trova nel comune di Varano de’ Melegari in provincia di Parma che si estende per una lunghezza di 2,4 km. Fondato nel 1969, l’impianto è stato dedicato nel 1983 alla memoria del giovane pilota italiano Riccardo Paletti, deceduto nel 1982 durante il Gran Premio del Canada di Formula 1.

L’autodromo è stato, primo palcoscenico per tanti giovani diventati in seguito affermati campioni come Valentino Rossi per la moto GP, Alessandro Zanardi, Giancarlo Fisichella, Alessandro Nannini, Felipe Massa,, Nico Hulkenberg, senza dimenticare i campioni del mondo Jacques Villenueve, e Kimi Raikkonen che mossero a Varano i primi passi in Formula 3.

Attualmente l’Autodromo di Varano, ospita competizione per moto ed auto (Campionato Italiano Velocità auto, Trofeo Motoestate, MiniGp) oltre a prestigiosi eventi (ASI Moto Show, Formula SAE), prove libere per auto e moto stradali e da competizione, Drifting, Supermotard, test drive, presentazioni nuovi veicoli e corsi di guida sicura.

Per maggiori informazioni:
www.autodromovarano.it

Gli emigranti

L’emigrazione nelle varie parti della Val Ceno verificatasi nel subito dopo guerra, fa sì che il comune sia popolato, per ogni 100 bardigiani residenti nel comune, da 64 residenti all’estero ed iscritti ai registri dell’Aire. Ogni anno, sono centinaia quelli che, seguendo la tradizione famigliare ripopolano il territorio nelle stagioni estive facendo ritorno al loro paese d’origine. Senza contare poi tutti coloro che richiamati da un forte legame con le proprie origini tornano e non se ne vanno più.

Il cavallo bardigiano

Il Bardigiano è una razza di cavallo che prende il nome dal paese Stesso. E’ una razza adatta alla vita in aree montane dove tuttora, piccole mandrie vivono allo stato semi-brado.

Dopo la Seconda guerra mondiale la razza era quasi estinta e lo Stato volle “salvarla” incrociandola con stalloni Avelignesi e Franches-Montagnes, ma gli allevatori locali riuscirono ad opporsi accoppiando clandestinamente le proprie fattrici con stalloni autoctoni; in questo modo non vennero perse le caratteristiche proprie della razza.

Nei primi anni ’70 la Comunità Montana dell’Appennino Parmense in collaborazione con l’Associazione Provinciale Allevatori diede vita ad un nuovo programma di selezione e recupero, che si concretizzò nel 1977 con l’istituzione del Libro Genealogico del Cavallo Bardigiano, tramite un apposito Decreto Ministeriale. Lo stesso anno debuttava la Mostra Nazionale del Bardigiano, che da allora continua a ripetersi a Bardi, ogni primo fine settimana di agosto.

La sua docilità e il suo carattere volenteroso, lo stanno facendo emergere in attività quali la scuola d’equitazione, il lavoro in piano, le gimkane, e l’ippoterapia.

Gli eventi, le fiere e le manifestazioni

Ogni primo fine settimana di agosto ci si adopera alla Mostra nazionale del Cavallo Bardigiano, che si tiene ogni anno a Lago Monti, e che quest’anno celebrerà la 47ª edizione. E’ un’occasione tanto tradizionale quanto prestigiosa per ammirare questi splendidi animali impegnati nel concorso morfologico che li vede protagonisti anche di spettacoli equestri relativi a diverse discipline sportive.

Riscuote ogni anno grande successo in paese anche  “La festa dell’emigrante” giunta nel 2019 alla sua 41° edizione e festeggiata ogni anno il 13 di agosto. E’ una festa vissuta tra musica, show,  buona cucina e tanta tanta allegria.

La tradizionale sagra di Sant’Anna in Val Noveglia, promette nell’ultimo fine settimana di luglio di far appassionare, come sempre, valcenesi, emigranti e turisti provenienti da tutta Italia. Il grande evento, che giunge alla 34ª edizione, la farà ancora una volta da padrone, riunendo, sotto i secolari castagneti di Pieve di Gravago, migliaia di persone di tutte le età. Non serve nessuna prenotazione sono oltre 2000 i posti all’aperto.

Altro appuntamento importante è la festa di san Pietro, nella frazione di Boccolo dei Tassi dove si  si festeggia il secondo fine settimana di giugno «San Pietro» con la festa denominata «Chez Nous».

Ogni nostro tradizionale evento è contraddistinto da ricchi menù a base di carne e di pesce pastasciutte,, porchetta allo spiedo, carni alla griglia, torte nostrane, pane casareccio, buon vino e tanta tanta allegria sempre accompagnati da eccellente musica suonata dal vivo. Divertimento assicurato, parola di Immobiliare Bardi

Per le vie del paese da non scordare la fiera di san Burtlamen (San Bartolomeo) 24 agosto e la fiera di S.Michele 29 settembre.

La gastronomia paesana

Il territorio accoglie influenze gastronomiche delle regioni vicine, e si distingue per l’eccellenza dei prodotti, della buona cucina e del mangiar sano. Tra i piatti tipici troviamo:

I CROCETTI un piatto tipico della tradizione culinaria bardigiana. Un tempo venivano prodotti e consumati quasi esclusivamente in Bardi dalle famiglie che possedevano lo stampino con impresso il simbolo del casato. Si cucinavano prevalentemente dopo le grandi feste usando la pasta e lo stracotto in eccesso usati per fare gli anolini.

I PEGAI altro piatto tipico a base di pasta dolce ripiena di crema entrambe a base di farina di castagne condita con un cremoso sugo di noci e ricotta, portata tipica del cenone della Vigilia di Natale.

I PANETTI DE PINO’ creati dai Bardigiani in ricordo Giuseppe Mazzocchi (il caro Pino’ colui che vide in sogno una Signora che lo invitava ad innalzare una chiesetta, l’attuale chiesa della Madonna di Pompei). La ricetta ancora oggi si tramanda di famiglia in famiglia dal lontano 1891.

…e poi ancora… I Tortelli d’erbe, la torta di verze di erbe e di patate con gli anolini che invito i nostri visitatori a provare almeno una volta nella Vita.

Il nostro patrono

San Giovanni Battista patrono di Bardi si festeggia il 24 giugno a lui è dedicata la chiesa edificata tra il 1500 e il 1503 situato all’estremità sud di piazza Martiri dell’Ungheria. Un luogo di culto cattolico dalle forme barocche molto amato da tutti i Bardigiani.

L'arte

Nella chiesa dedicata a S. Maria Addolorata nella piazza principale del paese la cappella a destra del presbiterio ospita l’opera di maggior pregio della chiesa: lo Sposalizio di santa Caterina meglio nota come Pala di Bardi (dipinto a tempera su tavola 203×130 cm), realizzata dal Parmigianino tra il 1521 e il 1522.

Oltre a questo la chiesa oggi conserva altre opere d’arte di pregio, in parte provenienti dalla vicina chiesa di San Giovanni Battista come il crocifisso appeso nella navata laterale destra, risalente al XV secolo, dipinti raffiguranti Sant’Andrea, risalenti alla metà del XVII secolo, e il Busto della Vergine, realizzato nel XVII secolo da Francesco Nuvolone detto “il Panfilo”. All’interno della cripta è inoltre conservato un crocifisso ligneo risalente alla fine del XV secolo, mentre nella sagrestia si trovano arredi e paramenti antichi, tra cui alcune pianete del XVIII secolo. La canonica occupa alcuni ambienti del soppresso convento dei serviti ed una sala è decorata sulla volta di copertura con un affresco raffigurante l’Ultima Cena, risalente alla seconda metà del XVII secolo.

La pesca

Le acque del Ceno sono particolarmente limpide e pure grazie: alla presenza di grandi estensioni boschive (fra cui la grande foresta del Monte Penna); all’assenza di aree industriali e ad un basso tasso di antropizzazione della valle, caratteristiche che lo rendono un torrente dalle spiccate qualità come naturalità e integrità ambientale capace di ospitare una discreta popolazione di rusticissime trote fario. Lungo tutto il corso del fiume si possono trovare luoghi idonei a tutte le tecniche di pesca: dalle aree particolarmente vocate alla pesca al tocco, fino a quelle ideali per la pesca a mosca o a ninfa;

Per conoscere tutti i luoghi più indicati per trascorrere fantastiche giornate di pesca in uno tra i luoghi più belli del Nord Italia visitate il sito: pescatorivalceno.wordpress.com